giovedì 18 agosto 2016

Le perle di mercato dell'era Cassingena: l'11 degli orrori


Negli ultimi tempi ho sentito parecchi tifosi lamentarsi del mercato della nuova proprietà. Sono partiti giocatori importanti come Brighenti e Sampirisi e i giocatori arrivati per sostituirli non sembrano essere all'altezza. Dopo nemmeno 2 mesi di lavoro già cominciano a piovere le prime critiche sul d.s. Tesoro e, dal momento che in questa società ho fiducia e l'esperienza mi ha insegnato a giudicare il mercato sul campo, ho pensato fosse bene rinfrescare la memoria a tutti quei tifosi dalla memoria corta su cosa abbiamo dovuto sopportare nel recente passato. Prima di cominciare questo viaggio nel tunnel degli orrori ci tengo a precisare due cose: la prima è che ci sta essere critici sul mercato, essere dubbiosi su qualche nuovo arrivo o su qualche cessione, non è a quei tifosi che è rivolto questo articolo ma bensì ai disfattisti a prescindere, quelli che per intenderci senza Brighenti è Serie C segnata. La seconda invece è più di carattere tecnico: nell'11 ho messo quelli che secondo me, in relazione all'impatto che avrebbero dovuto avere sulla squadra e anche a ciò che hanno fatto nel resto della loro carriera sono stati i peggiori colpi di mercato dell'era Cassingena. Molti giocatori meritavano di essere in questa top 11 ma non erano abbastanza scrausi da meritarsi un posto da titolare. C'è da dire inoltre, per onestà intellettuale, che Cristallini che noi abbiamo tanto perculato negli ultimi anni qualche buon colpo di mercato lo ha fatto, non ha acquistato solo bidoni.
Ma bando alle ciance e cominciamo!