Ma bando alle ciance e cominciamo!
Portiere: Carlo Pinsoglio
L'estremo difensore uscito dal vivaio della Juventus era l'unico candidato a questo ruolo. Nella gestione del casolin non abbiamo mai avuto grossi problemi con i portieri, l'unico talmente scarso da meritarsi i fischi del pubblico e da catalizzare le bestemmie dei tifosi è il buon Carlo che, non pago dell'esperienza in terra vicentina, per buona misura ha contribuito a far sfiorare la retrocessione anche al Modena, mentre a Livorno ha condannato alla Lega Pro gli amaranto con una papera delle sue, quelle che gli sono costate il soprannome di Saponetta. Se dovessimo trovare la dimostrazione di quanto nel calcio di oggi conti molto avere un buon procuratore lui sarebbe l'esempio perfetto: come faccia a giocare ancora in Serie B è un mistero destinato a non trovare soluzione. Prossima retroces... Ehm tappa, Latina.
Terzino Destro: Michele Ferri
Il terzino arrivato dalla Sampdoria nell'autunno 2009 venne presentato da Dario Cassingena ( e chi se non l'uomo simbolo della decadenza di questi ultimi 12 anni ) come "il terzino da playoff". In verità non è nemmeno il giocatore più scarso transitato in quel ruolo negli ultimi anni, ma merita di stare nella top senz'altro se si pensa alle aspettative che la società aveva riposto in lui. I ricordi legati alla sua esperienza breve in biancorosso sono legati all'arbitro Nasca che a Modena lo espelle ingiustamente richiamandolo in campo chiedendogli di aiutarlo a ricordarsi se lo aveva già ammonito o no e ad un errore sanguinoso in casa col Cittadella che portò i granata a segnare il gol del 2-0 chiudendo definitivamente la partita. Ad oggi gioca da centrale a Varese in Serie D.
Centrale Destro: Leandro Rinaudo
Uno dei bidoni più recenti. Arrivato nel 2015 per coprire il ruolo di quarto centrale, il buon Leandro ( con un passato in Serie A con Napoli, Palermo e addirittura Juventus ma reduce da qualche stagione non al top tra Livorno, Entella e Bari ) ci mette poco ad esordire visti gli infortuni di Manfredini e Brighenti, ma ci mette anche poco ad essere accantonato dal tecnico Marino, che dopo le prime cappelle difensive lo relega in panchina/Tribuna preferendo far giocare Sampirisi fuori ruolo. Quando capisce che pure quella disgrazia di El Hasni è davanti a lui nelle gerarchie decide di rescindere e si ritira dal calcio giocato.
Centrale Sinistro: Giuseppe Figliomeni
Arrivato dal Latina nella finestra extra di mercato post ripescaggio, il buon Giuseppe ( fenomeno incompreso che all'età di 29 anni deve ancora trovare una squadra che punti su di lui come titolare e che per intercessione di qualche santo è riuscito nell'impresa di stare anni in rosa in squadre di B ) a Vicenza rimane solamente pochi mesi, fino alla finestra di Gennaio dove torna ai pontini per fine prestito. Al suo posto arriva un certo Manfredini e contemporaneamente il Vicenza abbassa la saracinesca davanti a Vigorito e comincia a volare in classifica. Coincidenze? Non credo. Ad oggi è svincolato.
Terzino Sinistro: Zsolt Laczko
Mi è venuto un attacco epilettico solo a scrivere il suo nome, figuratevi quando mi sono tornati in mente i suoi cross pennellati o le sue impeccabili chiusure difensive. Arrivato in prestito nell'Estate 2012 dalla Sampdoria a seguito del ripescaggio in Serie B il buon magiaro si infortuna il giorno stesso del suo arrivo giocando con la Nazionale. Rientrerà in Inverno quando la squadra è già inguaiata nella lotta retrocessione e da lì farà poche comparse ma più che sufficienti per far strappare i capelli ai tifosi biancorossi e far rimpiangere Di Matteo. L'anno successivo passa al Padova e dopo pochi mesi viene messo fuori rosa, sostituito proprio da Di Matteo, ma questo non basterà ad annullare il suo effetto da uccello del malaugurio ( 3 retrocessioni in altrettante esperienze italiane per lui ) e a fine torneo il Padova retrocederà e fallirà. Attualmente è tornato a zappare ( e a far retrocedere le sue squadre ) in Ungheria, ultima vittima il Békéscsaba.
Regista: Manuel Giandonato
Il Vicenza, come già visto con Pinsoglio, ha un rapporto complicato con i giovani della Juventus. Uno dei tanti fenomeni transitati sotto ai Berici è proprio Giandonato. Incensato come centrocampista di grande qualità ( e pompato alla grande da un gol su punizione segnato in amichevole contro il Manchester United ), ha giocato in biancorosso solamente mezza stagione, prima di finire accantonato e di passare al Cesena. La sua carriera non ha ancora trovato la giusta direzione, o forse semplicemente non ha la testa per fare calcio ad alti livelli, sta di fatto che se da anni vaga tra Serie B e Serie C e le squadre in cui finisce fanno a gara per liberarsene prima possibile probabilmente tanto fenomeno non è. Talmente lento che in confronto Montolivo sembra Bolt. Attualmente è fuori rosa al Padova.
Mediano di qualità: Rodrigo Possebon
Arrivato in pompa magna nell'inverno 2012 dal Santos, con un passato illustre nel Manchester United dove sembrava essere una promessa del calcio mondiale ( si vociferava di un interessamento di Galliani per il ragazzo, ma a posteriori visti gli ultimi "botti" di mercato del condor non era poi una referenza così positiva ), il buon Rodrigo è il Bidone per eccellenza della storia dell'era Cassingena. Nemmeno un minuto in campo con la maglia biancorossa, per cause mai chiarite del tutto. A fine stagione arriverà la retrocessione nello spareggio di Empoli, e lui se ne andrà per fare ritorno in patria, ultima squadra l'URT. Probabilmente non sarebbe cambiato nulla ai fini del risultato di quella stagione fallimentare, ma sarebbe stato interessante vederlo in campo almeno una volta.
Ala destra: Srdan Spiridonovic
Arrivato in Lega Pro nell'Estate 2014 dall'Austria Vienna, dove aveva avuto modo anche di esordire in Champions League, il buon Srdan doveva essere l'innesto di qualità per l'attacco biancorosso, il giocatore rapido in grado di saltare l'uomo e di essere fondamentalmente l'erede di Mustacchio oltre che la controparte di Giacomelli. Purtroppo problemi con la lingua, l'inesperienza e l'arrivo di giocatori più pronti post ripescaggio lo hanno velocemente fatto fuori e lo hanno spinto ad andare in prestito al Messina, dove ha contribuito a far retrocedere i giallorossi in Serie D. Attualmente è tornato in patria all'Admira Wacker.
Ala Sinistra: Giampietro Perrulli
Arrivato dall'Ascoli assieme a Minieri nell'Inverno 2008 ( con la squadra penultima in classifica e bisognosa di rinforzi per mantenere la categoria ) le aspettative su di lui erano alte: con la maglia dei bianconeri aveva ben figurato nella seppur fallimentare stagione precedente in Serie A, conclusa all'ultimo posto con la retrocessione in Serie B. La giovane età e le doti tecniche interessanti lo rendevano un acquisto notevole, ma non ci mise molto a deludere le aspettative. Le prestazioni altalenanti unite ad un modulo che non prevedeva esterni d'attacco spinsero il Vicenza a prestarlo in Lega Pro, ma il suo declino sembrava inarrestabile così rimase svincolato. Da lì la sua carriera si è leggermente ripresa. Negli ultimi anni partendo dalla D è riuscito a riconquistare il professionismo e a far vedere qualcosa di buono con la maglia della Lupa Roma. Attualmente milita nella Cremonese.
Trequartista: Matteo Serafini
Ecco quì uno dei più grandi bidoni dell'era Cassingena. Arrivato nell'Estate 2007 da Brescia ( reduce da una stagione tra le più positive della carriera con una tripletta alla Juventus in saccoccia ) arrivò, manco a dirlo, con grandi aspettative. Da lui ci si aspettava qualità in attacco e un discreto contributo in termini realizzativi. E invece nelle due stagioni in biancorosso non è mai riuscito ad andare a segno, nemmeno una volta. Paradossalmente le sue stagioni migliori a livello di rendimento personale le ha vissute una volta andato via da Vicenza, diventando una bandiera della Pro Patria e contribuendo a riportare tra i Pro il Venezia di Tacopina. Attualmente è il top player della Triestina in Serie D.
Centravanti: Nicola Pozzi
Un nome una garanzia. Presentato come l'erede di Andrea Cocco, il buon Nicola ( che a Genova sponda blucerchiata è venerato come un Dio e che ha lasciato buoni ricordi anche a Empoli ) non ispirava particolare fiducia ai tifosi più esperti, consci dei continui infortuni che nei 2/3 anni precedenti lo avevano tenuto fuori. Purtroppo questi tifosi avevano ragione e se non fosse stato per l'esplosione imprevista di Raicevic e l'arrivo di Ebagua a Gennaio adesso forse staremmo a parlare di un destino diverso. Attualmente sta trattando la rescissione dopo essere stato proposto senza successo a tutte le squadre in cerca di un attaccante. Quale sarà la prossima infermeria in cui metterà la tenda? Ai posteri l'ardua sentenza.
Prima di passare all'ultimo elemento, il Mister, vorremmo fare alcune "honorable mentions", ovvero ricordare alcuni grandi fenomeni che non sono stati inclusi nella top 11 ma che hanno attirato verso di sé una grossa quantità di insulti e bestemmie, tale da meritarsi quantomeno la panchina in questa nostra squadra da incubo. In ordine sparso sono Anaclerio, Augustyn, Bianco, Minieri, Murolo, Pisano, Paro, Alemao, Arma, Baclet, Padovan e Pettinari.
Allenatore: Silvio Baldini
Prima di passare all'ultimo elemento, il Mister, vorremmo fare alcune "honorable mentions", ovvero ricordare alcuni grandi fenomeni che non sono stati inclusi nella top 11 ma che hanno attirato verso di sé una grossa quantità di insulti e bestemmie, tale da meritarsi quantomeno la panchina in questa nostra squadra da incubo. In ordine sparso sono Anaclerio, Augustyn, Bianco, Minieri, Murolo, Pisano, Paro, Alemao, Arma, Baclet, Padovan e Pettinari.
Allenatore: Silvio Baldini
Dal modulo adottato, il 4-2-3-1, dovreste avere già capito chi avrebbe occupato questo ruolo nel nostro "Dream Team", e chi se non l'eclettico allenatore toscano?
Arrivato con grande entusiasmo convinto di poter portare la squadra ai playoff con un gioco spumeggiante ed esaltante ( quello che Maran non era in grado di dare e che gli costò la riconferma sulla panchina biancorossa ), ben presto si rese conto che la situazione era più difficile di quanto sembrasse. D'altronde cosa puoi fare se chiedi Siligardi e ti comprano Danti e Maritato? Restò in carica per 8 partite collezionando soli 3 punti frutto di altrettanti pareggi prima di essere esonerato e sostituito da Cagni, che diede una certa solidità alla squadra e più di tutti quella stagione andò vicino a salvare la squadra, oltre a farla giocare discretamente bene. A posteriori non avremmo dovuto fidarci di uno che ha preso a calci in culo il nostro Mimmo... Ad oggi quella di Vicenza è stata la sua ultima esperienza da allenatore.
Arrivato con grande entusiasmo convinto di poter portare la squadra ai playoff con un gioco spumeggiante ed esaltante ( quello che Maran non era in grado di dare e che gli costò la riconferma sulla panchina biancorossa ), ben presto si rese conto che la situazione era più difficile di quanto sembrasse. D'altronde cosa puoi fare se chiedi Siligardi e ti comprano Danti e Maritato? Restò in carica per 8 partite collezionando soli 3 punti frutto di altrettanti pareggi prima di essere esonerato e sostituito da Cagni, che diede una certa solidità alla squadra e più di tutti quella stagione andò vicino a salvare la squadra, oltre a farla giocare discretamente bene. A posteriori non avremmo dovuto fidarci di uno che ha preso a calci in culo il nostro Mimmo... Ad oggi quella di Vicenza è stata la sua ultima esperienza da allenatore.
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