lunedì 14 agosto 2017

Conosciamo i nostri avversari



Dopo anni di Serie B torniamo a confrontarci con la terza serie. Molte avversarie di questo Campionato saranno formazioni sconosciute mai affrontate nel passato recente dai biancorossi. Può essere interessante allora andare a dare un'occhiata alle 18 nostre rivali per conoscere meglio ciò che ci aspetta quest'anno. Non mi spingerò troppo nel dettaglio per quanto riguarda le valutazioni tecniche perché il mercato non è ancora concluso e soprattutto perché il campo è come sempre l’unico giudice.













AlbinoLeffe
Stadio: Atleti Azzurri d'Italia ( BG )
Allenatore: Massimiliano Alvini
    Voto: 2,5/5


I bluceleste bergamaschi sono una vecchia conoscenza dei biancorossi, che in passato avevano affrontato il Leffe in Serie C ai tempi di Dalle Carbonare ( Leffe in cui all'epoca militava anche un certo Pippo Inzaghi a inizio carriera ) e che poi hanno reincontrato nella veste attuale negli anni 2000 in Serie B. La formazione seriana dopo anni in seconda serie in cui ha sfiorato anche la Serie A ha subito un deciso ridimensionamento puntando quasi esclusivamente sui giovani del vivaio ( lanciando tra gli altri Valoti e Belotti ). Il progetto non è andato però benissimo e i bergamaschi hanno conquistato due retrocessioni di fila in Serie D annullate poi da altrettanti ripescaggi. Appresa duramente la lezione il Presidente Andreoletti ha deciso quindi di puntare su alcuni giocatori di esperienza onde evitare la terza umiliante retrocessione consecutiva e di affidare il comando a Massimiliano Alvini, ex tecnico di Tuttocuoio ( condotto dalla Promozione alla Lega Pro unica ) e della Pistoiese. I bergamaschi lo scorso anno hanno giocato con un solido 3-5-2 che li ha condotti ai playoff dove sono stati eliminati al secondo turno dalla Lucchese di Giovanni Lopez dopo aver eliminato il ben più quotato Padova nella sfida del primo turno all'Euganeo.

Bassano Virtus
Stadio: Rino Mercante
Allenatore: Giuseppe Magi
Voto: 3/5
I Diesel boys dopo 2 stagioni esaltanti cominciate con la vittoria del torneo di Seconda Divisione sotto la guida di Petrone e culminate con la finale playoff persa contro il Como sotto la guida di Asta hanno vissuto due stagioni di lento declino in cui hanno conquistato i playoff all'ultimo respiro uscendo in entrambi i casi al primo turno. I Rosso si sono stancati di spendere tanti soldi senza ottenere il salto di categoria e la sensazione è che per investire nuovamente nella squadra stiano aspettando di costruire il nuovo Stadio nella speranza che questo induca i bassanesi a riempire gli spalti aumentando così gli introiti della società.
La rosa rispetto allo scorso anno è stata cambiata di poco, la speranza è quella che Mister Magi che ha già fatto i miracoli a Macerata e Gubbio possa fare l'impresa anche con i virtussini ma onestamente questo Bassano non fa certo paura come qualche anno fa.




Alma Juventus Fano
Stadio: Raffaele Mancini
Allenatore: Agatino Cuttone
Voto: 2,5/5
I marchigiani, già avversari del Lane in Serie C nei primi anni '90, sono davvero una brutta gatta da pelare. Lo scorso anno a inizio girone di ritorno sembravano spacciati ma alcuni acquisti mirati e la cura Cuttone ( allenatore esperto in salvezze miracolose e con mezzi limitati ) hanno portato l'Alma a salvarsi senza problemi schiantando il malcapitato Forlì ai playout. La vera forza di questa squadra sono i tifosi: nonostante Fano non sia capoluogo di provincia e il punto più alto mai raggiunto dal club locale sia la terza serie i granata possono contare su un tifo caldo e numeroso. Lotteranno presumibilmente per la salvezza ma affrontarli soprattutto al Mancini sarà difficile per chiunque.




Feralpi Salò
Stadio: Lino Turina
Allenatore: Michele Serena
Voto: 3,5/5

I leoni del garda sono una squadra giovane ma che punta in alto. Negli ultimi anni i verdazzurri nati nel 2009 dalla fusione tra il Salò e il Feralpi Lonato, due realtà gardesane di Serie D, sono passati da essere dei rookie del calcio professionistico ad essere una delle realtà più solide e temute della categoria. Partono ogni anno con l'obbiettivo di lottare per i playoff e il sogno del salto di categoria ma per vari motivi poi non concretizzano mai le ambizioni della vigilia. Quest'anno si sono affidati all'esperto Michele Serena, ex di Venezia, Padova e Spezia e valore aggiunto per la categoria, oltre a una rosa che può contare alcuni top player per la categoria ( il playmaker Dettori su tutti ). A mio parere possono essere la vera sorpresa del Campionato, il loro blasone inesistente e lo scarso seguito di pubblico non devono trarre in inganno, se la giocheranno per un posto al sole nella griglia playoff.


Fermana
Stadio: Bruno Recchioni
Allenatore: Flavio Destro
Voto: 1,5/5
I gialloblu marchigiani sono tornati tra i professionisti dopo una lunga assenza durata 11 anni ( dal fallimento del 2006 quando militavano in C1 ), anni passati per buona parte nei campionati regionali ( all'epoca furono costretti a ripartire dalla Prima Categoria ) e per il restante periodo tra alti e bassi in Serie D. L'attuale società è nata nel 2013 dalla mutazione della ragione sociale del Montegranaro a seguito della rinuncia all'iscrizione della Fermana nata nel 2006, i buoni risultati che l'hanno riportata tra i pro sono in gran parte merito di Mister Destro, ex allenatore dell'Ascoli ( principale rivale dei canarini tra l'altro ) e padre dell'attaccante del Bologna, che dopo aver rilevato al squadra un anno e mezzo fa sull'orlo dei playout l'ha portata ai playoff il primo anno e alla vittoria del campionato al secondo tentativo. Lotteranno per la salvezza e dovranno pure faticare per ottenerla.


Gubbio
Stadio: Pietro Barbetti
Allenatore: Giovanni Cornacchini
Voto: 3/5

I rossoblu dell'ex attaccante biancorosso Cornacchini, che saranno avversari del Lane al Menti nella prima giornata di campionato, sono una formazione spinosa da affrontare. Lo scorso anno da neopromossi sono stati la sorpresa del Campionato ottenendo un buon piazzamento nei playoff, quest'anno dopo aver cambiato guida tecnica e aver puntellato la rosa con rinforzi mirati puntano a confermarsi sfruttando anche il livellamento verso il basso del torneo. Possono essere una mina vagante e sicuramente non devono essere sottovalutati. L'unico precedente al Menti narra di una vittoria sotto il diluvio per 3-1 con tripletta di Abbruscato, speriamo che la storia si ripeta.




Mestre
Stadio: Pier Giovanni Mecchia ( Portogruaro )
Allenatore: Mauro Zironelli
Voto: 3,5/5
Quella con gli arancioneri sarà una delle sfide più interessanti dell'intero Campionato per svariati motivi. Innanzitutto per la storia travagliata del club veneziano: nei primi anni '80 il Lane aveva già affrontato i mestrini nel periodo pre fusione col Venezia neroverde, ma dal 1987 in poi la storia ha preso una piega particolare: nei primi anni, prima della promozione in Serie B del '91, il neo nato VeneziaMestre sopravvisse alle critiche dei nostalgici antiunionisti grazie all'utilizzo paritario dell'arancio e del verde, all'utilizzo di un nome inclusivo di entrambe le realtà e all'utilizzo del Baracca di Mestre come Stadio in terraferma, ma ben presto l'obiettivo di creare un'unica squadra rappresentativa della città metropolitana fallì scontrandosi con l'impossibilità di ampliare il Baracca e di costruire un nuovo Stadio a Tessera. Il VMFC migrò quindi al Penzo e piano piano eliminò ogni riferimento alla "fusione" col Mestre, cambiando nome in Venezia e portando sempre meno arancione sulle divise. Questo portò i tifosi mestrini a sostenere il neonato Mestre che con alterne fortune riuscì a barcamenarsi tra i prof fino al 2003, anno del fallimento e della ripartenza dalla Terza categoria. Da lì seguirono anni bui fino al 2014 quando l'Edo Mestre si trasformò in Mestrina permettendo ai colori arancioneri di tornare a ruggire in Eccellenza. L'anno successivo ci fu un ulteriore salto di categoria tramite una serie di passaggi di titoli sportivi tra il Mestre ( in promozione ), la Mestrina ( in Eccellenza ) e l'Union Pro di Mogliano ( Serie D ) che riportò il Mestre in quarta serie. Dopo un anno di ambientamento in categoria l'arrivo dell'ex biancorosso Zironelli ha portato spettacolo ( garantito da un calcio iperoffensivo ) e punti ( che hanno portato alla vittoria del Campionato ).
Ora che sono tornati tra i pro ( anche se non potranno godersi la categoria nel loro Stadio perché i lavori di adeguamento al Baracca sarebbero un costo insostenibile per la società che ha già dovuto intervenire lo scorso anno per adeguarlo alla D ) vorranno certamente stupire potrebbero essere loro la favola di questo torneo.


Modena
Stadio: Alberto Braglia (?)
Allenatore: Eziolino Capuano
Voto: 1,5/5
I canarini sono una vecchia conoscenza dei nostri colori. Per tanti anni ci siamo sfidati in Serie B portando avanti anche una certa rivalità, ora a distanza di un anno li ritroviamo in Serie C in condizioni davvero difficili per il club emiliano, al centro di una trattativa complicata per la cessione societaria e senza neppure avere a disposizione lo Stadio Braglia, la cui concessione è stata revocata dal Comune a causa dei debiti del club nei suoi confronti. La squadra non è certo competitiva: lo scorso anno grazia all’arrivo dell’esperto trainer campano e ad alcuni acquisti di peso nel mercato di riparazione i gialloblu riuscirono a salvarsi senza problemi, ma quest’anno la situazione potrebbe essere assai più difficile ed evitare la D dovrebbe essere l’unico obiettivo per il club della Ghirlandina.



Padova
Stadio: Un aborto
Allenatore: Pucci
Voto: 4/5
I nostri cugini biancoscudati, che per noi vicentini hanno un’autentica ossessione, sono partiti come ogni anno carichi di speranze e vogliosi di conquistare la Serie B. Negli ultimi due anni hanno speso parecchio per assicurarsi nomi altisonanti per la categoria ma questo non ha permesso loro di ottenere i risultati sperati, quest’anno Bonetto pare aver leggermente chiuso i cordoni della borsa e aver deciso di puntare più sulla grinta e sulla voglia di emergere del gruppo che non sulla qualità dei singoli, mentalità ampiamente condivisa con un Mister che noi conosciamo molto bene. Sulla carta hanno tutti i mezzi a disposizione per fare un grande campionato, la rinuncia a talenti come Dettori, Neto Pereira e Altinier potrebbe pesare sul conteggio dei punti a fine anno ma allo stesso tempo essersi liberati di elementi potenzialmente pronti a remare contro al Mister alla prima panchina potrebbe essere un bonus importante.





Pordenone
Stadio: Ottavio Bottecchia
Allenatore: Leonardo Colucci
Voto: 3/5
I ramarri neroverdi nelle ultime due stagioni si sono potuti godere del grande calcio grazie al buon lavoro di Mister Tedino, con due semifinali playoff conquistate ( l’ultima delle quali ladrata in pieno dal Parma che evidentemente dopo aver speso 10 mln non poteva farsi negare la B da una squadra che fino a qualche anno fa giocava i derby col Tamai ) e un gioco bello ed efficace. L’addio del Mister direzione Palermo ha dato il via alla smobilitazione, con le partenze di parecchi giocatori che negli ultimi anni hanno lasciato il segno. La società di patron Lovisa per il nuovo corso si è affidata all’emergente Colucci, lo scorso anno esonerato tra alti ( pochi ) e bassi ( molti ) alla Reggiana. Nonostante il ridimensionamento mantengono comunque un’ossatura importante e la voglia di riconfermarsi ad alti livelli, non partono certo favoriti alla vittoria finale ma certamente sono un avversaria da tenere d’occhio per i playoff.


Ravenna
Stadio: Bruno Benelli
Allenatore: Mauro Antonioli
Voto: 1,5/5

I leoni giallorossi, altra squadra che ricorda l’era Dalle Carbonare, sono stati la sorpresa della scorsa Serie D, arrivando addirittura in finale Scudetto persa poi contro il Monza. Non hanno singoli di rilievo, ma fanno della coesione del gruppo la loro forza. Assenti del professionismo da 6 anni ( dalla retrocessione in Serie D a tavolino per la combine del match con l’Alessandria nel 2011 ) e reduci da un fallimento che nel 2012 li costrinse a ripartire dalla Promozione i romagnoli negli ultimi anni hanno scalato le classifiche e i campionati arrivando a sorpresa in tempi brevi al ritorno tra i pro, sfruttando un girone molto equilibrato e le difficoltà delle favorite ( Delta Rovigo su tutte ). Quest’anno l’obiettivo è certamente la salvezza e nulla più.




Reggiana
Stadio: Città del Tricolore
Allenatore: Leonardo Menichini
Voto: 4,5/5
I granata emiliani, l’anno scorso arrivati in semifinale playoff persa poi con l’Alessandria, avevano in mente di fare il colpo grosso giocandosela con i rivali del Parma, ma alla fine hanno perso l’impari duello restando per l’ennesima volta in Serie C. Quest’anno partono dall’inizio con i favori del pronostico: hanno un organico competitivo e un allenatore esperto della categoria che non più tardi di due anni fa ha vinto il Campionato con la Salernitana. I tifosi volano basso dopo le tante delusioni maturate nel corso degli anni ma la sensazione è che questo possa essere veramente l’anno buono dalle parti dell’Enza per festeggiare una B che manca dal 1999.




Renate
Stadio: Città di Meda ( MB )
Allenatore: Roberto Cevoli
Voto: 2,5/5
Le pantere nerazzurre sono una squadra che per fortuna nella nostra storia non abbiamo mai affrontato prima d’ora e che nel loro piccolo rappresentano un autentico miracolo calcistico. Dopo la scomparsa della Giacomense ( trasformatasi in Spal nel 2013 ) infatti sono diventati la squadra professionistica rappresentativa della più piccola realtà urbana: il comune brianzolo di Renate infatti conta appena 4000 anime ed essendo il suo Stadio non adatto a disputare partite professionistiche fin dal 2009 ( anno del ripescaggio in Seconda Divisione ) i lombardi giocano le partite casalinghe nella vicina Meda.
La rosa come sempre è stata costruita con oculatezza e puntando sul giusto mix tra giocatori esperti e giovani di talento, affidandoli alle cure dell’ex vice di Gregucci ai tempi del Lane. Partono come sempre per centrare la permanenza in categoria ma come spesso hanno fatto nel recente passato sono pronti a stupire.



Sambenedettese
Stadio: Riviera delle Palme
Allenatore: Francesco Moriero
Voto: 3/5
La Samba è una squadra di culto nel panorama calcistico italiano. Pur non avendo mai militato in Serie A e pur non essendo rappresentativa di un capoluogo di provincia ha comunque un largo seguito con un tifoseria tra le più calde e numerose della categoria, fedele alla squadra anche nei tanti momenti bui ( la squadra è stata rifondata più volte per dissesti finanziari tra cui l’ultima volta nel 2013 quando rinunciò ad iscriversi in Lega Pro a seguito della vittoria del torneo di Serie D ). Lo scorso anno erano convinti di poter ben figurare seppur neopromossi e in effetti un settimo posto in un girone di ferro come il B non è certo un risultato da poco, ma il vulcanico presidente dei rossoblu non è certo tipo che si accontenta facilmente e dopo aver esonerato a metà stagione l’ex biancorosso Palladini affidando la squadra a Mister Sanderra quest’estate ha effettuato un altro ribaltone in panchina affidando la squadra all’ex Inter Moriero. Partono per fare bene e centrare un posto nei playoff, dovrebbero riuscirci senza problemi.


Santarcangelo
Stadio: Valentino Mazzola
Allenatore: Giuseppe Angelini
Voto: 2/5
I clementini sono ormai una formazione habitué del mondo della Serie C. Formazione che da anni valorizza i giovani e rilancia scarti di altre società, ogni anno costruiscono con oculatezza una rosa in grado di centrare l’obiettivo della permanenza in categoria senza particolari patemi. Il cambio di allenatore e il ridimensionamento della rosa in particolare in attacco potrebbero mettere in difficoltà i gialloblu romagnoli, ma sottovalutarli sarebbe un grosso errore visto che negli ultimi anni hanno sempre fatto vittime illustri.








Sudtirol
Stadio: Druso
Allenatore: Paolo Zanetti
Voto: 2/5
Gli altoatesini sono una formazione che negli ultimi anni ha visto calare di molto le proprie ambizioni. Nell’ultima stagione di terza serie disputata dal Lane i biancorossi bolzanini furono in grado di arrivare in finale playoff persa poi contro la Pro Vercelli, ma da lì in poi le cose non sono più andate così bene e lo scorso anno la salvezza è arrivata abbastanza sul filo di lana grazie anche a un cambio di allenatore che ha portato l’attuale Mister del Lane Colombo a sostituire William Viali. La rosa appare discreta da centrocampo in giù ma in attacco le partenze di Gliozzi e Tulli non sono state adeguatamente compensate e questo potrebbe dare qualche noia in più al club tedescofilo, oltre alla scelta di un allenatore esordiente come il valdagnese Paolo Zanetti.


Teramo
Stadio: Gaetano Bonolis
Allenatore: Antonino Asta
Voto: 2,5/5

I diavoli abruzzesi sono una formazione che negli ultimi anni ne ha vissute di tutti i colori. Dal settimo cielo raggiunto nel 2015 con la promozione in B guadagnata grazie alla coppia gol Lapadula-Donnarumma alla retrocessione a tavolino per aver comprato il match decisivo col Savona e da lì due stagioni anonime vissute più col rischio di retrocedere che con ambizioni di gloria. Quest’anno l’ambizioso ed eccentrico patron Campitelli, inviso alla tifoseria per l’illecito sportivo e per non aver investito abbastanza nella squadra negli ultimi due campionati, quest’anno pare aver deciso di ritornare a puntare in alto puntando su un allenatore bravo e voglioso di rilanciarsi come il vecchio cuore granata Asta. Non sono certo favoriti per un posto al sole, ma certamente saranno una formazione tosta in linea col suo trainer, li vedo bene per un piazzamento magari non di rilievo nella griglia playoff.




Triestina
Stadio: Nereo Rocco
Allenatore: Giuseppe Sannino
Voto: 4/5
Gli alabardati mancavano dalla categoria dal 2012, annus horribilis per i giuliani che terminarono la stagione con al retrocessione ( terza di fila ) ai playout con il Latina di Sanderra e andarono incontro al fallimento e alla ripartenza dall’Eccellenza. Da lì in poi un calvario durato 4 anni tra società inadempienti, dirigenti incompetenti e arroganti che in confronto Cassingena e soci sembrano quasi dei bravi ragazzi e tanta merda da ingoiare nei polverosi campetti di periferia. Un anno fa la svolta con la società acquistata dall’italiano australiano Biasin e gestita dall’ex dirigente del Varese Milanese. Il rapporto con la tifoseria, vero punto di forza dell’alabarda in questi anni, è stato recuperato anche ma non solo grazie ai risultati sul campo e quella che si presenta alle porte per loro potrebbero essere la stagione del riscatto definitivo. Una rosa competitiva, un allenatore di categoria superiore, lo Stadio più bello del torneo ( tornato di nuovo a riempirsi di tifosi ) e un ruolo da outsider senza l’obbligo di vincere per forza potrebbero essere elementi favorevoli per compiere l’impresa del doppio salto di categoria e recuperare così il campionato cadetto.





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