La coreografia della Sud poco prima del fischio di inizio |
Penultimi contro primi, Davide contro Golia. 1800 veronesi pronti ad avventarsi come avvoltoi sui cadaveri dei biancorossi travolti dai mastini gialloblu. In casa biancorossa non si arriva al match in buone condizioni: reduci dalla sconfitta di Novara la truppa di Bisoli deve pure rinunciare a due pedine fondamentali come Signori e Raicevic. Solo un miracolo può regalare il successo al Vicenza, ma il Derby si sa sfugge ad ogni logica...
Il racconto del match
Il racconto del match
Il secondo tempo visto dagli spalti: Rovigo può accompagnare solo |
Bella giornata di sole al Menti, bella e relativamente calda, scaldata oltre che dai raggi del sole anche dai cori che partono da entrambe le Curve ( un certo Pirata Biancorosso evidentemente poi il caldo lo deve avere sentito parecchio ). Cori all'insegna del rispetto e dell'amore fraterno come ad esempio l'"Uccidetelo" dedicato dai butei al nostro Gatton Gattoni, reo di aver ballato sotto la loro Curva ( e con questo si è guadagnato un'altra settimana senza finire in tecia ).
Parte subito forte il Verona che, sfruttando il maggiore tasso tecnico e le indecisioni di difensori e centrocampisti biancorossi, va vicino al gol con Romulo e crea parecchi grattacapi a Benussi.
Piano piano però il Verona si spegne e comincia a venire fuori il Vicenza, senza mai andare vicino al gol ma facendosi notare per impegno e voglia di vincere la partita. Sembra il solito copione: Vicenza volenteroso ma scarso, impreciso nel sfruttare le tane della difesa gialloblu ( soprattutto nelle ripartenze in velocità con Bellomo e Galano ) e tifosi pronti a subire la beffa del vantaggio veronese alla prima vera occasione.
Il primo tempo si trascina stancamente alla fine e così si arriva al secondo tempo. Col rientro in campo dei giocatori però arriva pure il 23esimo elemento a sparigliare le carte: il nebbione. Come se non bastasse a ravvivare l'effetto Rovigo campi si aggiungono anche i fumogeni della Curva Sud, col risultato che la partita viene sospesa per qualche minuto ( nonostante il pallone giallo fluo che in teoria avrebbe dovuto migliorare la situazione ). All'improvviso uno squarcio nel grigiore generale si apre: Orlando prende palla sulla destra e scarica al centro verso Bellomo, il barese prova la conclusione ma inciampa nel difensore gialloblu, palla che rimpallata arriva a Galano il quale si gira e col sinistro la mette rasoterra precisa precisa sul secondo palo battendo Nicolas. 1-0 e Menti che esplode finalmente in un urlo di gioia che mancava da troppo tempo.
Ma c'è ancora mezzora da giocare e allora bisogna soffrire fino alla fine. Il resto del match si gioca in condizioni di invisibilità, sugli spalti ci siamo rassegnati e dopo aver smesso di seguire le azioni ci siamo limitati a verificare che la palla stesse lontana dalla nostra area di rigore ( finché la palla è nascosta dalla nebbia vuol dire che sono distanti e non si corrono pericoli ). Alla fine dopo 5 minuti di recupero Nasca pone fine alla sofferenza e da il via ai festeggiamenti. Il Presidente piange, i giocatori vanno sotto la Curva in mutande a saltare e cantare con i tifosi, il resto dello Stadio salta al ritmo di "Chi non salta è veronese", un tripudio insomma.
Gli highlights
Parte subito forte il Verona che, sfruttando il maggiore tasso tecnico e le indecisioni di difensori e centrocampisti biancorossi, va vicino al gol con Romulo e crea parecchi grattacapi a Benussi.
Piano piano però il Verona si spegne e comincia a venire fuori il Vicenza, senza mai andare vicino al gol ma facendosi notare per impegno e voglia di vincere la partita. Sembra il solito copione: Vicenza volenteroso ma scarso, impreciso nel sfruttare le tane della difesa gialloblu ( soprattutto nelle ripartenze in velocità con Bellomo e Galano ) e tifosi pronti a subire la beffa del vantaggio veronese alla prima vera occasione.
Il primo tempo si trascina stancamente alla fine e così si arriva al secondo tempo. Col rientro in campo dei giocatori però arriva pure il 23esimo elemento a sparigliare le carte: il nebbione. Come se non bastasse a ravvivare l'effetto Rovigo campi si aggiungono anche i fumogeni della Curva Sud, col risultato che la partita viene sospesa per qualche minuto ( nonostante il pallone giallo fluo che in teoria avrebbe dovuto migliorare la situazione ). All'improvviso uno squarcio nel grigiore generale si apre: Orlando prende palla sulla destra e scarica al centro verso Bellomo, il barese prova la conclusione ma inciampa nel difensore gialloblu, palla che rimpallata arriva a Galano il quale si gira e col sinistro la mette rasoterra precisa precisa sul secondo palo battendo Nicolas. 1-0 e Menti che esplode finalmente in un urlo di gioia che mancava da troppo tempo.
Ma c'è ancora mezzora da giocare e allora bisogna soffrire fino alla fine. Il resto del match si gioca in condizioni di invisibilità, sugli spalti ci siamo rassegnati e dopo aver smesso di seguire le azioni ci siamo limitati a verificare che la palla stesse lontana dalla nostra area di rigore ( finché la palla è nascosta dalla nebbia vuol dire che sono distanti e non si corrono pericoli ). Alla fine dopo 5 minuti di recupero Nasca pone fine alla sofferenza e da il via ai festeggiamenti. Il Presidente piange, i giocatori vanno sotto la Curva in mutande a saltare e cantare con i tifosi, il resto dello Stadio salta al ritmo di "Chi non salta è veronese", un tripudio insomma.
Gli highlights
Up & Down
Tempo di pagelle anche per il Derby, finalmente si torna a giudicare una prestazione positiva. Il gioco come sempre non è stato un granché, e permangono grossi limiti tecnici, ma si è vista la voglia di vincere soffrendo. Anche i Down non sono poi stati così negativi, semplicemente meno positivi degli altri scesi in campo.
Up:
Tempo di pagelle anche per il Derby, finalmente si torna a giudicare una prestazione positiva. Il gioco come sempre non è stato un granché, e permangono grossi limiti tecnici, ma si è vista la voglia di vincere soffrendo. Anche i Down non sono poi stati così negativi, semplicemente meno positivi degli altri scesi in campo.
Up:
- Galano: sigla il gol decisivo e soprattutto interpreta bene il ruolo di falso nove che Bisoli aveva designato per lui: Peccato per quelle incomprensioni con Bellomo che lo hanno fatto finire in fuorigioco un paio di volta ma l'idea era vincente.
- Urso: regge bene il centrocampo grazie soprattutto alla sua voglia di combattere su tutti i palloni. Non ha un gran piede ma fa tanta legna.
- Urso: regge bene il centrocampo grazie soprattutto alla sua voglia di combattere su tutti i palloni. Non ha un gran piede ma fa tanta legna.
- Orlando: metto lui come terzo perché il confronto con Vita, senza nemmeno sforzarsi troppo, è stato impietoso a suo favore. Non male per un ragazzo di 20 anni che viene dalla Lega Pro...
Down:
Down:
- Vita: su tutti spicca lui. Bisoli ha lodato il lavoro si sfiancamento fatto su Souprayen che ha favorito l'ingresso di Orlando ma a noi personalmente ha fatto disperare vedere la quantità di palle sbagliate dall'ex Monza.
- Esposito/Adejo: chiariamoci, non prendere gol contro il Verona non è facile, ma nel primo tempo qualche indecisione di troppo da parte loro poteva costarci cara.
- Esposito/Adejo: chiariamoci, non prendere gol contro il Verona non è facile, ma nel primo tempo qualche indecisione di troppo da parte loro poteva costarci cara.
- Rizzo: non dà mai la sensazione di sicurezza quando ha la palla tra i piedi e da uno con i suoi trascorsi non ci si può accontentare del compitino in fase di copertura. Troppo lento a far girare palla.
La classifica
La classifica
La classifica ormai la conosciamo, siamo sempre lì nei bassifondi, Ciò che dà fiducia comunque è vedere che la graduatoria è corta e che il treno salvezza è sufficientemente affollato da lasciare speranza anche a chi fino ad oggi ha deluso come noi.
Il prossimo turno
Il prossimo turno
Ora ci attende lo scontro salvezza con la Ternana, sfida non semplice contando che le Fere in casa fanno bene e hanno a disposizione giocatori validi come Falletti ed Avenatti.
Successivamente nella penultima del girone d'andata troveremo il Cittadella al Menti, sfida non impossibile ( nelle ultime 5 il Citta le ha perse tutte vincendo solo contro un derelitto Verona ).
La speranza è quella di fare almeno 4 punti, sperando che il Derby abbia dato la giusta carica ai ragazzi per cominciare un filotto di risultati utili.
Successivamente nella penultima del girone d'andata troveremo il Cittadella al Menti, sfida non impossibile ( nelle ultime 5 il Citta le ha perse tutte vincendo solo contro un derelitto Verona ).
La speranza è quella di fare almeno 4 punti, sperando che il Derby abbia dato la giusta carica ai ragazzi per cominciare un filotto di risultati utili.
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